Leadership & Coaching
31 Marzo 2014Quanto è forte la tua motivazione?
6 Agosto 2014Uno stato "di grazia" che molti atleti vivono nelle loro giornate migliori e nel quale riescono a toccare picchi di performance assoluti: questo stato viene chiamato FLOW (o stato di flusso) e trova la sua piena essenza quando si incrociano 2 direttrici:
1. la piena capacità di FARE
2. il completo PIACERE nello svolgere quella attività.
Lo stato di flow non è infatti una situazione immaginaria e astratta, ma bensì si manifesta pienamente in attività appaganti ed operative: l'esempio che viene sempre riportato è quello classico del bambino, che - in condizione di gioco - si astrae dal contesto e svolge le sue dinamiche senza spinte motivazionali e bisogno di compagnia.
Nello sport il Flow viene anche identificato come la CONCENTRAZIONE MIGLIORE, quella in cui ogni atleta esplode le proprie potenzialità e riesce a gestire le proprie emozioni, convogliandole verso l'ottenimento del risultato.
In questo stato l'inner game tende a placarsi, la fluidità del gesto atletico si sublima, la respirazione si accorda al ritmo del corpo in maniera armoniosa e gli "stressor" (cioè l'insieme delle interferenze interne ed esterne) perdono completamente di incisività.
Va detto però che il Flow non si verifica solo in campo sportivo: nella vita di tutti i giorni, nella cura dei propri hobby, nel lavoro, nelle relazioni con amici e familiari.... Lo stato di Flow si può manifestare più volte al giorno!
Entrare in questo stato vuol dire - molto semplicemente - stare bene con se stessi e avere piacere in ciò che si fa...
Al prox post...
Roberto Ardizzi
1 Comment
Ciao Andrea. Lo stato di flow trova la sua espressione nel “fare” e nell’Azione…sia nello sport che nella quotidianità esso si manifesta quando noi ci troviamo nello stato di concentrazione “assoluta” 🙂
A presto